Corso base pilotaggio drone

– Non essendo l’autore un insegnante abilitato, il metodo presentato in questo articolo ha il solo scopo di suggerire alcuni consigli per imparare a pilotare un drone, senza  nessuna pretesa di sostituirsi ai corsi proposti da istruttori abilitati. L’autore non può essere ritenuto in alcun modo responsabile di danni che possano essere cagionati a persone, cose o animali nell’applicazione del metodo presentato.  Qualora aveste sufficiente dimestichezza con il pilotaggio di un drone potete consultare anche il corso avanzato.
L’uso di un drone da parte di un minore richiede la supervisione di un adulto. In questo articolo, partendo dalla mia esperienza di aeromodellista, cercherò di presentare un metodo per imparare a pilotare un drone partendo dalle basi.
Questo metodo non è tutta farina del mio sacco, ma piuttosto una selezione delle lezioni, secondo me più utili, svolte nel corso della mi esperienza come pilota di elicotteri rc e nei percorsi di addestramento frequentati per l’ottenimento dell’attestato di pilota di droni e successivamente per l’abilitazione alle operazioni critiche.
Prima di addentrarci nel merito di questo approccio è utile intendersi su alcuni termini tecnici. È infatti importante sapere che i movimenti del drone nelle tre dimensioni dello spazio, su-giù, destra-sinistra e avanti-indietro, sono consentiti grazie a quattro tipologie di comandi chiamati: PITCH, ROLL, YAW e THROTTLE.
Il pitch, traducibile in italiano con il termine beccheggio è la rotazione attorno all’asse trasversale. Spostando lo stick del pitch in avanti, il drone abbasserà il muso e alzerà la coda avanzando, la cosa opposta accadrà spostando la leva indietro.
Il roll, in italiano rollio, descrive invece la rotazione del drone attorno all’asse longitudinale. Spostando lo stick del roll a destra il drone abbasserà il lato destro e alzerà quello sinistro effettuando un movimento verso la propria destra. Ovviamente all’azione inversa dello stick corrisponderà uno spostamento a sinistra.
Lo yaw, traducibile con il termine imbardata, descrive invece la rotazione attorno all’asse verticale del drone. La rotazione avverrà in senso orario spostando lo stick a destra e in senso antiorario con lo stick a sinistra.
Il throttle, infine, è l’equivalente della manetta del gas. Lo stick verso l’alto aumenta il numero di giri di tutti i motori contemporaneamente facendo salire verticalmente il drone, la manovra opposta si ottiene spostando lo stick verso il basso.
Tralascio volutamente le varie configurazioni del telecomando chiamate MODE 1 e MODE 2, in quanto non indispensabili per il nostro ragionamento.
Provando a guidare un’automobilina giocattolo radiocomandata, avremo sperimentato inizialmente la sensazione di non riuscire a governarla. In fatti non essendovi fisicamente sopra, come invece accade quando siamo alla guida di una bicicletta o di un’automobile, dobbiamo abituarci ad un punto di vista diverso e ad affidarci solamente a feed-back visivi e in taluni casi uditivi.
C’è inoltre da considerare che l’automobilina radiocomandata si muove in uno spazio “bidimensionale”, in cui i gradi di libertà da governare sono solo due: avanti-indietro e destra-sinistra.
Quando pilotiamo un drone invece, questo si muove in uno spazio tridimensionale in cui i gradi di libertà da controllare sono tre: avanti-indietro, destra-sinistra e su e giù. 
Per far sì che l’aspirante pilota riesca ad adattarsi a questa nuova situazione è necessario un periodo di allenamento, una sorta di “scuola guida” per piloti remoti.
Il primo ostacolo che si incontra quando si avvicina all’aeromodellismo è la cosiddetta “inversione dei comandi” che si verifica quando l’aeromodello vola con muso rivolto verso il pilota a terra. Questa situazione genera confusione in chi è alla prime armi e rappresenta uno delle principali cause di distruzione di aeromodelli.
Tornando all’esempio della macchinina giocattolo, questa sensazione l’abbiamo certamente sperimentata la prima volta che, guidandola con il muso verso di noi, pensando di girare a destra l’abbiamo vista andare a sinistra.
Questa situazione si complica ulteriormente quando pilotiamo un drone che, come detto, muovendosi in uno spazio tridimensionale ci porrà difronte ad una situazione a tre variabili. Il cervello del pilota infatti deve essere allenato a riconoscere la situazione in cui i comandi dello yaw, del roll e del pitch si invertono.
Per ovviare a questo problema alcune case costruttrici hanno introdotto il cosiddetto IOC (Intelligent Orientation Control) che consente di pilotare il drone dando sempre gli stessi comandi indipendentemente dal suo orientamento rispetto al pilota. In sostanza con la funzione IOC attiva, se il drone è rivolto con il muso verso di noi, per farlo muovere nella nostra direzione dovremo tirare la leva indietro, come accadrebbe normalmente con il drone girato di 180°.
Questa funzione ha fatto nascere due scuole di pilotaggio, la prima più “classica” e di derivazione aeromodellistica, che abolisce l’uso dello IOC e una seconda invece il cui approccio lo rende indispensabile.
Per quest’ultima scuola il drone va inteso come una sorta di “palla” in cui i concetti di muso e coda rischiano solo di creare confusione. Il limite di questo approccio è dato dal fatto che funziona solo a patto che il pilota non si muova dalla posizione iniziale e che il drone resti sempre in un arco di 180° dalla posizione di partenza. Il drone infatti modifica la risposta ai comandi in quanto, grazie alla bussola e al GPS, si orienta nello spazio rispetto alla posizione di partenza, ma ovviamente non può tenere conto di eventuali spostamenti o rotazioni del pilota. Se quest’ultimo infatti decidesse di farsi passare il drone sopra la tesa e girarsi di 180° per pilotarlo si troverebbe ad operare con i comandi rovesciati.
Alcuni siti consigliano di iniziare usando questa funzione attiva e, una volta presa confidenza, provare a toglierla. Personalmente sconsiglio vivamente l’uso della funzione dello IOC ritenendola una scorciatoia poco fruttuosa per l’apprendimento e molto rischiosa anche in caso di malfunzionamento del GPS.
Il mio consiglio è di sposare un approccio più “purista”, di seguito presentato, che vi richiederà un po’ più di pazienza e di tempo, ma vi consentirà di riportare a casa il vostro aeromobile quasi in ogni situazione. Il mio consiglio quindi è di imparare ad usare il drone come si farebbe con un aeromodello, ovvero senza scorciatoie tecnologiche.
Vi è infine da considerare anche il fattore psicologico che nelle situazioni di forte stress emotivo può giocare un ruolo fondamentale. Se infatti nei primi voli terrete il drone a pochi metri da voi, ma man a mano che prenderete confidenza vi verrà naturale allargare il vostro cerchio di azione. La normativa vigente prevedere che, nella migliore delle situazioni, possiate far allontanare il drone, fino a quando riuscite a governarlo a vista (VLOS) e comunque entro un raggio massimo di 500m ed una altezza di 150. Vi assicuro che non è semplice riconoscere l’orientamento di un drone delle dimensioni di un Phantom 4 già a 80-100m di distanza. Mantenere il sangue freddo in queste situazioni può salvare il mezzo e la vostra autostima. Non sareste i primi, infatti, che nel cercare di riportalo a casa lo hanno visto allontanarsi fino a sparire, dimenticandosi che avrebbero potuto risolvere la situazione attivando il ritorno automatico.
Vi possono però essere condizioni particolari, che non affronteremo ora, in cui anche i sistemi di navigazione automatici possono abbandonarvi e a quel punto dovrete fare affidamento unicamente alle vostre doti di pilota “puro”.
Se a questo punto della lettura la vostra curiosità si è trasformata in voglia di provare a pilotare uno di questi aeromobili, vi consiglio continuare nella lettura di questo articolo per scoprire le basi del pilotaggio.
Personalmente, prima del drone acquisterei un simulatore di volo su cui provare a svolgere le lezioni di seguito descritte e solo in un secondo tempo, inizierei a pensare a che drone acquistare.
Terminata la pratica la simulatore cercate il gruppo aeromodellistico più vicino a voi ed iscrivetevi, così oltre ad un luogo sicuro dove volare, potrete avere anche l’assicurazione RC obbligatoria. Acquistate poi un drone economico, con 80-100 euro si può avere un prodotto adatto per iniziare e per divertirsi. Mettete pure in conto che il primo drone avrà una vita limitata, ma certamente vi aiuterà a prendere confidenza con il mezzo e ad allenare il vostro cervello a questo nuovo tipo di “guida”.
Ricordo che l’uso professionale dei droni richiede il superamento di una visita medica (di seconda classe o LAPL a seconda della massa operativa del drone) e il conseguimento di un attestato presso una scuola autorizzata da Enac, dove apprenderete la teoria, ma dovrete anche cimentarvi con diverse ore della fondamentale e buona pratica.
Ciò premesso, siamo pronti ad iniziare.
Una volta giunti al campo di volo assicuratevi che non via sia vento e di avere uno spazio di circa 20 m di raggio in cui non vi siamo persone, animali o cose che potreste ferire o danneggiare.
È buona norma realizzare e portare con se una breve check list da eseguire prima del decollo. Essa dovrebbe prevedere i controlli essenziali da svolgere prima di alzare in volo in nostro drone. Per un uso ricreativo potrebbe sembrare una cosa eccessiva ma potrebbe salvare il drone e la vostra autostima. La mia check list prevede le seguenti azioni:

  • Verificare integrità della struttura (crepe, deformazioni del frame, viti allentate, movimento della gimbal se presente, etc,).
  • Verificare fissaggio delle eliche.
  • Facendo ruotare i motori a mano, ferificare che girino liberamente e che non via siamo corpi estranei all’interno.
  • Verificare il livello di batteria del drone, del telecomando e del dispositivo di visualizzazione delle immagini (tablet, cellulare, etc.).
  • Posizionare il drone su una superficie piana.
  • Accendere il telecomando.
  • Accendere il drone.
  • Attendere che le due device siano connesse.
  • Verificare stato ricezione satelliti GPS (vedere manuale del drone).
  • Verificare il corretto funzionamento della telecamera.
  • Avviare la procedura di calibrazione del magnetometro e degli accelerometri del drone. (vedere manuale del drone).
  • Avviare i motori e lasciarli girare al minimo per qualche secondo.
  • Decollare e lasciare il drone ad una altezza di un metro per circa 20 secondi.
  • Iniziare l’operazione.

Una volta eseguita la chek list siete pronti per affrontare la prima lezione.
Considerate che la guida di un drone, soprattutto all’inizio, richiede molta concentrazione, rispettate quindi la durata delle missione e delle pause suggeriti. Svolgere più missioni senza adeguate pause, non solo è poco utile dal punto di vista degli apprendimenti, ma aumenta di molto il rischio di commettere errori e di schiantare il vostro drone.
Come vedrete il metodo proposto non prevedere, l’uso dell’assistenza GPS. Verrebbe naturale pensare che i principianti debbano usare il GPS proprio perché semplifica di molto il pilotaggio. Personalmente ritengo che un pilota debba essere in grado di governare il mezzo a prescindere dal GPS che in modo da poter far fronte a situazioni in cui il GPS potrebbe non essere disponibile o sufficientemente affidabile. 
Prima di iniziare le lezioni dotatevi di un Logbook, ovvero un taccuino su cui annotare: data, luogo, ora decollo, ora atterraggio, durata del volo e tipologia (nel nostro caso addestramento). Se poi volete iniziare a prendere confidenza con i documenti che, a norma di legge, devono essere compilati ad ogni missione dai piloti professionisti, vi consiglio di scaricare dal sito di Dronezine (www.dronezine.it) anche il Registro delle operazioni e il Technical logbook.

Lezione 1

Missione 1, 2, 3, 4 e 5
Obiettivo delle missioni: tenere il drone in hovering sul posto.
Supporto GPS: NO
Svolgimento delle missioni: missione 1: durata = 1 minuto → 5 minuti di riposo → missione 2: durata = 2 minuti → 5 minuti di riposo → missione 3: durata = 3 minuti → 7 minuti di riposo → missione 4: durata = 4 minuti → 10 minuti di riposo → missione 5: durata = 5 minuti → fine prima lezione.
IMPORTANTE: al fine di un corretto apprendimento è bene che non trascorrano più di 7 giorni tra una lezione e la successiva.
Durata complessiva (pause comprese) della lezione: 42 minuti di cui 15 di volo.
In totale a fine lezione avrete pilotato per 18 minuti, non male come prima giornata da “dronista”.
Altezza massima: 2 metri
Velocità del vento: prossima allo zero
Raggio di azione: 10 metri
Prima di iniziare assicuratevi sempre di non avere il sole contro, una buona visibilità, ma soprattutto di non avere, in un raggio di almeno 50m, persone, animali o cose che potreste accidentalmente ferire o danneggiare. Posizionate quindi il drone su una superficie orizzontale a circa 3 metri davanti a voi con il muso risvolto in avanti. Questa è la posizione più naturale per pilotare in quanto è quella che più si avvicina alla guida in prima persona.
Alzate il drone ad una altezza di circa 2 metri e cercate di tenerlo fermo sul posto compiendo leggeri spostamenti degli stick lenti e graduali tenendo sempre le dista sui comandi.
Accompagnate sempre gli stick con movimenti lenti e graduali. Non date mai comandi a scatti o a colpetti ma sempre in modo continuo. 
Eseguite 5 missioni sempre con l’obiettivo di tenere in hovering davanti a voi il drone con intervalli rispettando i seguenti intervalli di tempo. Dopo un minuto, iniziate la procedura di atterraggio; abbassate il drone fino a circa 10cm da terra e una volta che lo avrete stabilizzato scendete lentamente ma senza esitazioni. Una volta che il drone avrà toccato terra spegnate immediatamente i motori, successivamente il drone e in fine il telecomando.

Lezione 2

Missione 1, 2, 3, 4 e 5
Obiettivo delle missioni: compiere un volo traslato da destra a sinistra e viceversa
Supporto GPS: NO
Durata della missione: 2 minuti
Svolgimento delle missioni: missione 1: durata = 2 minuto → 5 minuti di riposo → missione 2: durata = 2 minuti → 5 minuti di riposo → missione 3: durata = 3 minuti → 7 minuti di riposo → missione 4: durata = 4 minuti → 10 minuti di riposo → missione 5: durata = 5 minuti → fine prima lezione.
Durata complessiva (pause comprese) della lezione: 43 minuti di cui 16 di volo
Altezza massima: 2 metri
Velocità del vento: prossima allo zero
Raggio di azione: 10 metri
Prima di iniziare assicuratevi sempre di non avere il sole contro, una buona visibilità, ma soprattutto di non avere, in un raggio di almeno 50m, persone, animali o cose che potreste accidentalmente ferire o danneggiare. Posizionate quindi il drone su una superficie orizzontale a circa 3 metri davanti a voi con il muso risvolto in avanti. Alzate il drone ad una altezza di circa 2 metri e cercate di tenerlo fermo sul posto compiendo leggeri spostamenti degli stick lenti e graduali tenendo sempre le dista sui comandi.
Quando riuscirete a controllare con sufficiente sicurezza il done in hovering, iniziate a spostare leggermente il roll verso destra fino a quando il drone non si sarà spostato di circa 3 metri. A quel punto rilasciate dolcemente il comandolo accompagnandolo verso la posizione centrale e cercate di stabilizzare il drone, a quel punto date un po’ comando del roll a sinistra per riportare il drone nella posizione iniziale e stabilizzatelo nuovamente. Eseguite la stessa manovra partendo da sinistra. Continuate ad eseguire la stessa manovra per le altre quattro missioni della lezione 2. L’obiettivo della lezione è arrivare a gestire con sicurezza il volo traslato.

Lezione 3

Missione 1, 2, 3, 4 e 5
Obiettivo delle missioni: compiere un allontanamento e un avvicinamento
Supporto GPS: NO
Svolgimento delle missioni: missione 1: durata = 2 minuto → 5 minuti di riposo → missione 2: durata = 2 minuti → 5 minuti di riposo → missione 3: durata = 3 minuti → 7 minuti di riposo → missione 4: durata = 4 minuti → 10 minuti di riposo → missione 5: durata = 5 minuti → fine prima lezione.
Durata complessiva (pause comprese) della lezione: 43 minuti di cui 16 di volo
Altezza massima: 3 metri
Velocità del vento: prossima allo zero
Raggio di azione: 10 metri
Prima di iniziare assicuratevi sempre di non avere il sole contro, una buona visibilità, ma soprattutto di non avere, in un raggio di almeno 50m, persone, animali o cose che potreste accidentalmente ferire o danneggiare. Posizionate quindi il drone su una superficie orizzontale a circa 3 metri davanti a voi con il muso risvolto in avanti. Alzate il drone ad una altezza di circa 2 metri e cercate di tenerlo fermo sul posto compiendo leggeri spostamenti degli stick lenti e graduali tenendo sempre le dista sui comandi.
A questo punto del vostro allenamento dovreste già essere in grado di tenere il drone in hovering con sufficiente sicurezza. Spingete avanti lo stick del pitch facendo avanzare il drone per circa 7 metri per poi compiere la manovra inversa e tornare verso di voi fermandovi alla solita distanza di sicurezza di circa 2,5 – 3 metri.
Continuate ad eseguire la stessa manovra per le altre quattro missioni della lezione 3. L’obiettivo della lezione è arrivare a gestire con sicurezza il volo avanti e indietro controllando anche l’imbardata (lo yaw) in modo che il droni avanzi seguendo una linea retta.

Lezione 4

Missione 1, 2, 3, 4 e 5
Obiettivo delle missioni: eseguire un quadrato con il muso sempre rivolto in avanti
Supporto GPS: NO
Svolgimento delle missioni: missione 1: durata = 2 minuto → 5 minuti di riposo → missione 2: durata = 2 minuti → 5 minuti di riposo → missione 3: durata = 3 minuti → 7 minuti di riposo → missione 4: durata = 4 minuti → 10 minuti di riposo → missione 5: durata = 5 minuti → fine prima lezione.
Durata complessiva della lezione: 43 minuti di cui 16 di volo
In totale a fine lezione avrete pilotato per 19 minuti.
Altezza massima: 2 metri
Velocità del vento: prossima allo zero
Raggio di azione: 10 metri
In questa lezione uniremo quanto imparato fino ad ora realizzando un percorso di forma quadrata con il muso rivolto sempre verso avanti.
Prima di iniziare assicuratevi sempre di non avere il sole contro, una buona visibilità, ma soprattutto di non avere, in un raggio di almeno 50m, persone, animali o cose che potreste accidentalmente ferire o danneggiare. Posizionate quindi 4 coni sul terreno agli angoli di un quadrato virtuale di lato 6-7 metri. Posizionate il drone su una superficie orizzontale a circa 3 metri davanti a voi con il muso risvolto in avanti. Alzate il drone ad una altezza di circa 2 metri e posizionatelo sopra il cono alla vostra destra cercando di tenerlo fermo sul posto compiendo leggeri spostamenti degli stick lenti e graduali tenendo sempre le dista sui comandi.
A questo punto fate compiere un volo traslato verso sinistra fino a posizionarvi sopra il secondo cono e nuovamente cercate di tenerlo fermo sul posto. A questo punto fate avanzare il drone verso il terzo cono e poi nuovamente con un volo traslato a destra sopra il quarto. Concludete infine il percorso facendo arretrare il drone nuovamente al cono di partenza.  
L’obiettivo della lezione è arrivare a gestire con sicurezza il volo avanti e indietro e traslato a destra e sinistra controllando anche l’imbardata (lo yaw) in modo che il droni avanzi seguendo una linea retta.
La seconda missione ripetete il giro in senso antiorario. Alternate il senso di rotazione ogni missione fino alla quinta.

Lezione 5

Missione 1, 2, 3, 4 e 5
Obiettivo delle missioni: tenere fermo sul posto con il muso verso il pilota
Supporto GPS: NO
Svolgimento delle missioni: missione 1: durata = 2 minuto → 5 minuti di riposo → missione 2: durata = 2 minuti → 5 minuti di riposo → missione 3: durata = 3 minuti → 7 minuti di riposo → missione 4: durata = 4 minuti → 10 minuti di riposo → missione 5: durata = 5 minuti → fine prima lezione.
Durata complessiva della lezione: 43 minuti di cui 16 di volo.
Altezza massima: 2 metri
Velocità del vento: prossima allo zero
Raggio di azione: 10 metri
In questa lezione inizieremo a sperimentare l’inversione dei comandi. 
Prima di iniziare assicuratevi sempre di non avere il sole contro, una buona visibilità, ma soprattutto di non avere, in un raggio di almeno 50m, persone, animali o cose che potreste accidentalmente ferire o danneggiare. Come sempre posizionate il drone su una superficie orizzontale a circa 3 metri davanti a voi con il muso risvolto in avanti. Alzate il drone ad una altezza di circa 2 metri e tenerlo fermo sul posto compiendo leggeri spostamenti degli stick lenti e graduali tenendo sempre le dista sui comandi.
A questo punto fate compiere la drone una rotazione di 180 gradi girando il muso verso di voi e cercate di tenerlo in hovering il più possibile sul posto per 3-4 secondi prima di riportarlo alla posizione di partenza. In questa fase non preoccupatevi troppo di riuscire a tenere il drone sul posto in quanto all’inizio la cosa risulterà piuttosto complessa, cercate piuttosto di allenarvi a riportarlo con il muso in avanti appena vi accorgere di perdere il controllo. Come già evidenziato all’inizio di questo articolo infatti, quando il drone rivolge il muso verso il pilota tutti i comandi ad eccezione del Throttle agiscono al contrario rendendo inizialmente molto dura la vita la pilota.
L’obiettivo della lezione è arrivare a gestire con sicurezza il volo in hovering con il muso rivolto verso di voi. Il resto delle missioni provate ad allungare il tempo di hovering seguendo durate e pause descritte ad inizio del paragrafo.

Lezione 6

Missione 1, 2, 3, 4 e 5
Obiettivo delle missioni: tenere fermo sul posto con il muso verso il pilota
Supporto GPS: NO
Svolgimento delle missioni: missione 1: durata = 2 minuto → 5 minuti di riposo → missione 2: durata = 2 minuti → 5 minuti di riposo → missione 3: durata = 3 minuti → 7 minuti di riposo → missione 4: durata = 4 minuti → 10 minuti di riposo → missione 5: durata = 5 minuti → fine prima lezione.
Durata complessiva della lezione: 43 minuti di cui 16 di volo.
Altezza massima: 2 metri
Velocità del vento: prossima allo zero
Raggio di azione: 10 metri
In questa lezione perfezioneremo il pilotaggio del drone con il muso rivolto verso di noi prendendo confidenza con l’inversione di comandi. Prima di iniziare assicuratevi sempre di non avere il sole contro, una buona visibilità, ma soprattutto di non avere, in un raggio di almeno 50m, persone, animali o cose che potreste accidentalmente ferire o danneggiare. Ponete quindi un cono sul terreno a circa 3 metri da voi e, come sempre, posizionate il drone su una superficie orizzontale a circa 2 metri davanti a voi con il muso risvolto in avanti. Alzate il drone ad una altezza di circa 2 metri e portatelo sopra il cono cercando di tenerlo fermo sul posto compiendo leggeri spostamenti degli stick lenti e graduali tenendo sempre le dista sui comandi.
A questo punto fate compiere la drone una rotazione di 180 gradi girando il muso verso di voi e cercate di tenerlo in hovering il più possibile in verticale sopra il cono posto per 3-4 secondi e m prima di riportarlo alla posizione di partenza. 
L’obiettivo della lezione è arrivare a gestire con sicurezza e precisione il volo l’hovering con il muso rivolto verso di voi. Il resto delle missioni provate ad allungare il tempo di hovering con il muso verso di voi seguendo durate e pause descritte ad inizio del paragrafo.

Lezione 7

Missione 1, 2, 3, 4 e 5
Obiettivo delle missioni: pilotaggio del drone a distanza
Supporto GPS: NO
Svolgimento delle missioni: missione 1: durata = 2 minuto → 5 minuti di riposo → missione 2: durata = 2 minuti → 5 minuti di riposo → missione 3: durata = 3 minuti → 7 minuti di riposo → missione 4: durata = 4 minuti → 10 minuti di riposo → missione 5: durata = 5 minuti → fine prima lezione.
Durata complessiva della lezione: 43 minuti di cui 16 di volo.
Altezza massima: 4 metri
Velocità del vento: prossima allo zero
Raggio di azione: 30 metri
Visibilità: almeno 100m
In questa lezione inizieremo a prendere confidenza con il pilotaggio del drone a circa 20 metri di distanza. Ovviamente dovrete modulare tale spazio a seconda delle dimensioni del vostro drone.
Nel nostro caso prenderemo come riferimento il Phantom 4 che ha una dimensione di circa 38cm. 
Pilotare un drone a questa distanza può sembrare apparentemente semplice, ma in realtà comprenderne l’orientamento necessita di un certo allenamento. 
Per prima cosa vi è da superare l’aspetto psicologico; normalmente più il drone si allontana da voi e meno sicuri vi sentirete nel pilotaggio. Se pertanto avvertirete una certa sensazione di “ansia”, non temete, per distanze maggiori la sperimentano anche i piloti più esperti. 
A 20 metri di distanza potete ancora sentire chiaramente le variazioni dei giri dei motori, elemento che, vi assicuro, vi mancherà quando vi spingerete a distanze superiori.
Prima di iniziare posizionate il solito cono a circa 20 metri da voi. Prima di iniziare assicuratevi sempre di non avere il sole contro, una buona visibilità, ma soprattutto di non avere, in un raggio di almeno 50m, persone, animali o cose che potreste accidentalmente ferire o danneggiare. Posizionate quindi il drone alla solita distanza di sicurezza da voi e alzatelo fino a 3 metri circa. A questo punto fate avanzare il drone cercando di fermarlo sopra il cono. Cosa che scoprirete essere più facile a dirsi che a farsi già ad una distanza di 20m. L’obiettivo di questa lazione è proprio quello di cominciare a prendere “le misure”, ovvero allenarsi a stimare la distanza del drone da noi e dagli ostacoli. Nella seconda missione avvicinate o allontanate di qualche metro il cono e riprovate a fermarvi sopra il drone. Proseguite in questo modo per le restanti missioni avendo cura di rispettare sempre i tempi della durata delle missioni e delle pause.

Lezione 8

Missione 1, 2, 3, 4 e 5
Obiettivo delle missioni: perfezionamento del pilotaggio del drone a distanza
Supporto GPS: NO
Svolgimento delle missioni: missione 1: durata = 2 minuto → 5 minuti di riposo → missione 2: durata = 2 minuti → 5 minuti di riposo → missione 3: durata = 3 minuti → 7 minuti di riposo → missione 4: durata = 4 minuti → 10 minuti di riposo → missione 5: durata = 5 minuti → fine prima lezione.
Durata complessiva della lezione: 43 minuti di cui 16 di volo.
Altezza massima: 4 metri
Velocità del vento: prossima allo zero
Raggio di azione: 30 metri
Visibilità: almeno 100m
In questa lezione perfezioneremo il pilotaggio a distanza del drone spingendoci fino a circa 30 metri di distanza. Come sempre dovrete modulare tale spazio a seconda delle dimensioni del vostro drone.
Noi continuiamo a prendere come riferimento il Phantom 4. 
Prima di iniziare posizionate il solito cono a circa 20 metri da voi. Prima di iniziare assicuratevi sempre di non avere il sole contro, una buona visibilità, ma soprattutto di non avere, in un raggio di almeno 50m, persone, animali o cose che potreste accidentalmente ferire o danneggiare. Posizionate quindi il drone alla solita distanza di sicurezza da voi e alzatelo fino a 3 metri circa. A questo punto fate avanzare il drone cercando di fermarlo sopra il cono. L’obiettivo di questa lazione è di perfezionare la nostra capacità di stimare la distanza del drone da noi e dagli ostacoli. Nella seconda missione avvicinate o allontanate di qualche metro il cono e riprovate a fermarvi sopra il drone. Proseguite in questo modo per le restanti missioni avendo cura di rispettare sempre i tempi della durata delle missioni e delle pause.

Lezione 9

Missione 1, 2, 3, 4 e 5
Obiettivo delle missioni: tenere fermo sul posto il drone con il muso a 90° rispetto al pilota
Supporto GPS: NO
Svolgimento delle missioni: missione 1: durata = 2 minuto → 5 minuti di riposo → missione 2: durata = 2 minuti → 5 minuti di riposo → missione 3: durata = 3 minuti → 7 minuti di riposo → missione 4: durata = 4 minuti → 10 minuti di riposo → missione 5: durata = 5 minuti → fine prima lezione.
Durata complessiva della lezione: 43 minuti di cui 16 di volo.
Altezza massima: 2 metri
Velocità del vento: prossima allo zero
Raggio di azione: 10 metri
Visibilità: almeno 50m
In questa lezione sperimenteremo il pilotaggio del drone con il muso orientato a 90° rispetto alla posizione del pilota.
Prima di iniziare assicuratevi sempre di non avere il sole contro, una buona visibilità, ma soprattutto di non avere, in un raggio di almeno 50m, persone, animali o cose che potreste accidentalmente ferire o danneggiare. Posizionate quindi il drone alla solita distanza di sicurezza da voi e alzatelo fino a 2 metri circa. A questo punto date il comando dello yaw a sinistra facendo compiere una rotazione di 90°in senso orario. L’obiettivo di questa azione è di sperimentare il pilotaggio del drone con i comandi ruotati di 90°.
In questa situazione, infatti, dando pitch il drone si sposterà verso la vostra sinistra, mentre dando roll a destra il drone si allontanerà ortogonalmente a voi. Anche se potrebbe sembrare un esercizio poco utile è invece frequente durante le operazioni di video ripresa dover volare con il drone in questa posizione.
Nella seconda missione ripete l’esercizio precedente facendo ruotare il drone di 90° in senso antiorario. Proseguite alternando i due orientamenti sopra elencati per le restanti missioni, avendo cura di rispettare i tempi della durata delle missioni e delle pause.

Lezione 10

Missione 1, 2, 3, 4 e 5
Obiettivo delle missioni: tenere fermo sul posto il drone con il muso a 45° rispetto al pilota
Supporto GPS: NO
Svolgimento delle missioni: missione 1: durata = 2 minuto → 5 minuti di riposo → missione 2: durata = 2 minuti → 5 minuti di riposo → missione 3: durata = 3 minuti → 7 minuti di riposo → missione 4: durata = 4 minuti → 10 minuti di riposo → missione 5: durata = 5 minuti → fine prima lezione.
Durata complessiva della lezione: 43 minuti di cui 16 di volo.
Altezza massima: 2 metri
Velocità del vento: prossima allo zero
Raggio di azione: 10 metri
Visibilità: almeno 50m
In questa lezione sperimenteremo il pilotaggio del drone con il muso orientato a 45° rispetto alla posizione del pilota.
Prima di iniziare assicuratevi sempre di non avere il sole contro, una buona visibilità, ma soprattutto di non avere, in un raggio di almeno 50m, persone, animali o cose che potreste accidentalmente ferire o danneggiare. Posizionate quindi il drone alla solita distanza di sicurezza da voi e alzatelo fino a 2 metri circa. A questo punto date il comando dello yaw a sinistra facendo compiere una rotazione di 45°in senso orario. L’obiettivo di questa azione è di sperimentare il pilotaggio del drone con i comandi del pitch e del roll ruotati di 45°.
A meno che non abbiate un drone dotato di una telecamera orientabile di 360° sull’asse verticale, cosa che non ha il nostro modello, anche questo orientamento di volo non è poi così inusuale durante le operazioni di video ripresa ed in ogni caso è buona norma sapersi destreggiare anche in questa modalità di volo.
Nella seconda missione ripete l’esercizio precedente facendo ruotare il drone di 45° in senso antiorario. Proseguite alternando i due orientamenti sopra elencati per le restanti missioni, avendo cura di rispettare i tempi della durata delle missioni e delle pause.