– La computer grafica e gli effetti 3D, in passato ad appannaggio esclusivo delle grandi produzioni cinematografiche, sono oggi sempre presenti in anche prodotti con budget più limitati come pubblicità, documentari, brochure e cartellonistica.
L’avvento di software e hardware sempre più performanti rende oggi infatti più accessibile anche il mondo della delle creazioni virtuali tridimensionali. Personaggi, oggetti o intere scene virtuali che hanno dettagli e animazioni così convincenti da essere quasi indistinguibili dalla realtà.
Prodotti 3D con questa qualità richiedono team di professionisti con competenze specifiche nelle diverse fasi di realizzazione e conseguentemente costi elevati.
Vi sono però anche casi di designer particolarmente virtuosi in grado di gestire autonomamente tutte le fasi di lavorazione di un prodotto di grafica 3D: i cosiddetti generalist. Professionisti del settore che possiedono le competenze necessarie per realizzare un prodotto di alta qualità dalla A alla Z. Lavorando in autonomia, o al massimo in piccoli team, sono figure oggi molto ricercate soprattutto dalle produzioni audiovisive commerciali, che pur non avendo a disposizione i budget delle grandi major, non vogliono comunque rinunciare all’innovazione del 3D. In questo segmento di mercato offrire le competenze generalist 3D è infatti oggi la formula più efficace per proporsi.
In questo articolo mi soffermerò in particolare su Blender, un software open source tra i più utilizzati proprio da questa nuova tipologia di professionisti del 3D.
Blender è una suite open source per la creazione di contenuti tridimensionali e bidimensionali che comprende la modellazione, il rigging, l’animazione, il montaggio video, la composizione e il rendering.
Il progetto, della Blender Foundation (un’organizzazione non-profit), ha l’obiettivo di sviluppare e promuovere la suite tra designer, ingegneri, architetti, geometri, artisti, studenti delle scuole superiori e dell’università.
Esistono diverse community in tutto il mondo che promuovono il progetto Blender fornendo sostegno attraverso forum, tutorial online e corsi di formazione. Nel nostro paese il riferimento è l’Associazione Blender Italia.
Disponibile per diversi sistemi operativi Blender è oggi tra i software più completi e non teme il confronto con i più blasonati Cinema 4D, LightWave 3D, Maya, etc. Le sue funzionalità lo rendono uno strumento professionale estremamente completo il cui studio approfondito, proprio per la sua vastità, richiede costanza, tempo e molto impegno. Una volta apprese le logiche di base, anche grazie ai numeri tutorial presenti in rete, è possibile iniziare a realizzare delle prime semplici modellazioni e animazioni, tuttavia la creazione di scene complesse richiede competenze frutto di mesi di studio. I risultati ottenibili con Blender vi lasceranno però a bocca aperta grazie al fotorealismo e alla realisticità dei movimenti di cui è capace questo incredibile programma.
Ciò premesso arriviamo al tema centrale di questo articolo, ovvero il nesso che lega Blender alla mia attività di con i droni.
In un mercato in rapida evoluzione in cui l’offerta di servizi con i droni sta iniziando a superare la domanda, con la conseguente saturazione del mercato, per sopravvivere è necessario innovarsi. Considerato che pilotare droni per me è prima di tutto una grande passione a cui non voglio rinunciare e dato che sono da sempre un appassionato di grafica, ecco l’idea unire queste due professionalità offrendo un prodotto unico e nuovo.
La svolta è arrivata quando ho conosciuto Creativo Zone, azienda che da qualche anno ha aperto con successo un comparto di grafica 3D in affiancamento alla preesistente produzione musicale. Roberto Serafini, fondatore di questa innovativa realtà è un formatore 3D Blender Italia, nonché uno dei massimi esperti italiani nell’utilizzo di questo software open source, uno di quei professionisti “generalist 3D” a cui accennavo sopra, e con cui è iniziata una collaborazione per offrire prodotti video di alta qualità che sappiano unire le nostre professionalità.
In realtà la sinergia tra droni e 3D non è nuova soprattutto nell’ambito della fotogrammetria e mappatura 3D ottenute con software quali ad esempio Pix4D. Questi programmi consentono infatti la conversione delle immagini digitali, scattate secondo schemi precisi dal drone, in mappe e modelli 3D. Tecniche che oggi sono sempre più utilizzate per la pianificazione urbana, la modellazione del terreno, la cartografia, l’agricoltura di precisione e la gestione di patrimoni immobiliari.
Per quanto riguarda le applicazioni in ambito cinematografico, anche in questo caso sono certo che il futuro riserverà una sempre maggior interconnessione tra contenuti virtuali e scene reali. In questo campo la collaborazione con Creativo Zone si è recentemente concretizzata proprio con la creazione pro-bono dello spot di Anffas Trentino “Fai volare la felicità”.