Scenario standard IT-STS-02 – ambiente non urbano

– La traduzione del documento è stata curata dall’autore e non costituisce né sostituisce il testo normativo. La consultazione di questo documento solleva l’autore da qualsiasi responsabilità circa possibili errori di traduzione, in caso di dubbi si prega di consultare il documento originale sul sito ENAC al link: https://www.enac.gov.it/sites/default/files/allegati/2020-Ott/IT-STS-02_NON-URBAN.pdf  

Disposizioni generali
1. Questo scenario standard si applica ad aeromobili senza pilota con le seguenti caratteristiche:
– Dimensione massima fino a 3 metri;
– MTOM < 25 kg compreso il carico utile;
– essere un aeromobile a rotori (multicottero) o un aeromobile a volo vincolato.
2. Durante il volo, l’Aeromobile a Pilotaggio Remoto senza Pilota (UAV) deve essere mantenuto ad una altezza massima di 120 m dal punto più vicino al terreno. La misurazione delle distanze deve essere adattata in base alle caratteristiche geografiche del terreno, come pianura, collina, montagna.
3. Quando si pilota un aeromobile senza pilota entro una distanza orizzontale di 50 m da un ostacolo artificiale più alto di 105 m, l’altezza massima dell’operazione con Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto (UAS) può essere aumentata fino a 15 m sopra l’altezza dell’ostacolo stesso, previa richiesta al soggetto responsabile dell’ostacolo.
4. L’altezza massima del volume operativo non deve superare i 30 m sopra l’altezza massima consentita ai punti 2) e 3).
5. Durante il volo, l’aereo senza pilota non deve trasportare merci pericolose.

Operazioni UAS
Le operazioni UAS devono soddisfare tutte le seguenti condizioni:
(a) essere condotte con l’UAV tenuto in VLOS in ogni momento;
(b) essere condotte con un UAS alla volta;
(c) essere condotte da un pilota remoto non in un veicolo in movimento;
(d) essere condotte senza cedere il controllo dell’UAS a un’altra unità di comando;
(e) essere condotte in conformità al manuale delle operazioni di cui alla lettera a) del paragrafo “Responsabilità dell’operatore UAS”;
(f) essere condotte su un’area di terra controllata comprendente:
    (i) per le operazioni di un aeromobile senza equipaggio senza vincoli:
        A. l’area geografica del volo;
        B. l’area di contingenza, con i suoi limiti esterni di almeno 10 m oltre i limiti dell’area geografica di volo; e
        C. che l’area di buffer copra una distanza oltre i limiti esterni dell’area di emergenza che soddisfi almeno i seguenti parametri:

 

Distanza minima che deve essere coperta dall’area di buffer per UAV senza cavo di vincolo

Altezza massima dal suolo

 con MOTOM FINO A 10 Kg

 con MOTOM sopra 10 kg

30 m

10 m

20 m

60 m

15 m

30 m

90 m

20 m

45 m

120 m

25 m

60 m

   (ii) per il volo sopra di un ostacolo più alto di 105 m, la tabella di cui sopra deve considerare le nuove voci +30m/+5m per determinare la relativa aera di buffer.
   (iii) per il funzionamento di un UAV vincolato a terra, un raggio uguale alla lunghezza del cavo più 5 m, centrato sul punto in cui il cavo è fissato al terreno.
(g) essere condotto in una porzione di spazio aereo secondo le condizioni e limitazioni della circolare ENAC ATM09.
(h) essere condotto a una velocità al suolo inferiore a 5 m/s in caso di assenza di vincolo;
(i) essere condotto da un pilota remoto che:
   (i) è in possesso dell’attestato di pilota remoto per Operazioni Critiche ai sensi dell’Art.22.1 Regolamento ENAC “Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto” Rel.3 dell’11/11/2019 ed in aderenza all’art. 5.3 Circolare ENAC LIC-15A e
   (ii) aver superato un esame teorico aggiuntivo e aver completato una formazione pratica VLOS-02, fornita dall’autorità competente o da un ente riconosciuto dall’autorità competente di uno Stato membro, di cui all’art. 5.4 Circolare ENAC LIC- 15A.
Sono ammessi a condurre i piloti in possesso dell’attestato di pilota remoto per Operazioni Critiche ai sensi dell’Art.22.2 Regolamento ENAC “Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto” Rel.3 11/11/2019 conseguito prima della data di applicabilità (UE) 2019/947 operazioni in aderenza al presente scenario senza soddisfare i requisiti di cui alla lettera b).

Caratteristiche tecniche UAS
L’operazione VLOS deve essere condotta con un UAV con le seguenti caratteristiche:
a) durante il volo fornire al pilota remoto informazioni chiare e concise sull’altezza dell’UAV dalla superficie o dal punto di decollo;
b) a meno che non sia vincolato a terra con cavo, essere equipaggiati con una modalità a bassa velocità selezionabile dal pilota remoto e che limiti la velocità al suolo a non più di 5m/s;
c) a meno che non sia vincolato a terra con cavo, per UAV con 4kg < MTOM < 25kg fornire al pilota remoto i mezzi per terminare il volo di UAV che deve:
   (i) essere facilmente accessibile, testabile e indipendente dal sistema automatico di controllo e guida del volo; questo vale anche per l’attivazione di questo mezzo;
   (ii) forzare la discesa dell’UAV e impedirne lo spostamento orizzontale motorizzato.
(d) a meno che non sia vincolato, fornire al pilota remoto i mezzi per monitorare continuamente la qualità del collegamento di comando e controllo e ricevere un avviso quando è probabile che il collegamento vada perso o degradato al punto da compromettere la condotta sicura di l’operazione e un altro avviso quando il collegamento viene perso. Inoltre, fornire al pilota remoto un chiaro avviso quando la batteria dell’UAV o della sua stazione di controllo ha raggiunto un livello basso in modo che il pilota remoto abbia tempo sufficiente per far atterrare in sicurezza l’UAV.
e) Nel caso di UAV vincolato con cavo, avere una lunghezza di trazione della fune inferiore a 50 m e una resistenza meccanica non inferiore a:
 (i) per gli aeromobili più pesanti dell’aria, 10 volte il peso dell’aerodina (aeromobile a sostentazione più pesante dell’aria) alla massa massima;
 (ii) per gli aeromobili più leggeri dell’aria, 4 volte la forza esercitata dalla combinazione della massima spinta statica e della forza aerodinamica della massima velocità del vento consentita in volo.
f) essere dotato di luci ai fini della controllabilità dell’UA e della visibilità notturna dell’UA.

Responsabilità dell’operatore UAS
Oltre alle responsabilità definite nel Regolamento ENAC, l’operatore UAS deve:
(a) elaborare un manuale delle operazioni comprendente gli elementi definiti nell’ENAC Linea Guida 2020/001-NAV allegato D;
(b) definire il volume operativo e l’area di buffer del rischio a terra per le operazioni previste, inclusa l’area del suolo controllata che copre le proiezioni sulla superficie all’interno sia del volume che del buffer;
(c) garantire l’adeguatezza delle procedure di emergenza (contingency) e di emergenza (emergency) attraverso uno dei seguenti elementi:
  (i) prove di volo dedicate;
  (ii) simulazioni, a condizione che la rappresentatività dei mezzi di simulazione sia appropriata per lo scopo previsto;
d) sviluppare un efficace piano di risposta alle emergenze (ERP) adatto per l’operazione che includa almeno:
  (i) il piano per limitare gli effetti crescenti della situazione di emergenza;
  (ii) le condizioni per allertare le autorità e le organizzazioni competenti;
  (iii) i criteri per identificare una situazione di emergenza;
  (iv) chiara definizione dei compiti del/i pilota/i remoto/i e di qualsiasi altro personale responsabile di compiti essenziali per l’operazione UAS;
e) garantire che il livello di prestazione di qualsiasi servizio fornito esternamente e necessario per la sicurezza del volo, sia adeguato per l’operazione prevista;
f) definire la ripartizione dei ruoli e delle responsabilità tra l’operatore e il/i fornitore/i di servizi esterni, se applicabile;
g) caricare le informazioni aggiornate nella geo-localizzazione, se la funzione è installata sull’UAS, quando richiesto dalla zona geografica dell’UAS per il luogo di operazione previsto;
h) assicurarsi che, prima di iniziare l’operazione, l’area di terra controllata sia ubicata, efficace e conforme alla distanza minima definita nella tabella sopra e, quando richiesto, sia stato effettuato il coordinamento con le autorità competenti;
i) assicurarsi che, prima di iniziare l’operazione, tutte le persone presenti nell’area di terra controllata:
  (i) siano state informate dei rischi dell’operazione;
  (ii) sono stati informati o formati, a seconda dei casi, sulle precauzioni e misure di sicurezza stabilite dall’operatore UAS per la loro protezione;
  (iii) hanno espressamente accettato di partecipare all’operazione; e
j) garantisce che l’UAS sia conforme alle caratteristiche tecniche richieste.

Fonti:
– Lg-2020/001-NAV